Accardi Carla

Nata a Trapani nel 1924, Carla Accardi nel 1946 si stabilisce a Roma dove inizia la sua attività promuovendo, insieme al gruppo astrattista Forma, un rinnovamento dell'arte italiana partecipando alla creazione di un nuovo linguaggio artistico che rifiuta l'immagine oggettiva ed è invece creazione libera del segno. Dopo i primi lavori, realizzati con impianto geometrico-costruttivo, dal 1953 la Accardi dipinge composizioni dominate da un segno lineare, il cui movimento sembra potersi allargare all'infinito. Dopo le composizioni in bianco e nero degli anni Cinquanta, nel decennio successivo il segno della Accardi diviene con decisione veicolo di colore che sensibilizza con il suo valore emotivo la superficie della tela. A partire dalla fine degli anni Sessanta, nell'opera della Accardi i fogli di sicofoil, materiale di lavoro preferito, e il colore fluorescente sostituiscono, rispettivamente, il supporto della tela e i colori più tradizionali, olio o tempera. Si tratta di elementi decisamente non organici e artificiali, tipici di una società in pieno sviluppo industriale com'è l'Italia degli anni Sessanta, epoca in cui le opere sono state realizzate. Il compito che la Accardi si è data, è precisamente quello di porre l'emotività nel cuore dell'artificio. La scelta del sicofoil, la plastica trasparente, è perfettamente conseguente alle premesse dell'artista. L'estrema libertà nella conformazione dei supporti, che è un tratto tipico del lavoro della Accardi di questo periodo, raggiunge un livello di radicalità negli elementi che compongono l'insieme dei Rotoli, vere pitture-sculture create da un foglio di plastica arrotolato su se stesso, sul quale l'artista ha tracciato segni monocromi. La volontà di uscire dai limiti codificati del quadro, aprendo l'opera allo spazio reale, porta la Accardi a costruire strutture ambientali, create con gli stessi materiali impiegati per i propri dipinti Triplice tenda è composta da tre strutture racchiuse l'una dentro l'altra, disegnate come tende di dimensioni decrescenti. Abitabile e percorribile, l'opera offre ai suoi visitatori una esperienza che da visiva diventa sensoriale e psicofisica. Gli strati di fogli trasparenti permettono, infatti, al colore e ai segni una continua interazione tra i vari strati delle tende, offrendo un ambiente dinamico, in continua mutazione. La ricerca della Accardi è proseguita nel corso dei decenni, distinguendo l'artista per creatività e coerenza. I quadri degli ultimi anni come Luce crescente o Fragore di lampo costituiscono una ennesima tappa creativa, dove la poesia del segno si mantiene in dialogo con la forza del colore. Le grandi dimensioni e le tonalità forti e decise testimoniano la costante forza della sua pittura.

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