Arienti Stefano

Nasce ad Asola nel 1961, ma ben presto si trasferisce a Milano dove vive tuttora. Laureatosi alla facoltà di Agraria, intraprende la carriera artistica, che già aveva iniziato frequentando a Milano la Brown Boveri, una fabbrica in disuso diventata luogo d'incontro e sperimentazione libera per molti giovani artisti. Nel maggio del 1985 l'apertura al pubblico di questi spazi rappresenta il suo esordio nelle esposizioni.
Fin dall'inizio la sua ricerca rivolge l'attenzione ai processi di analisi e manipolazione delle immagini e dei suoi possibili supporti ripresi dal mondo reale e quotidiano che, attraverso un processo del tutto personale e sempre nuovo, si trasformano completamente rendendo spesso irriconoscibile l'originale.
Le strategie espressive di Arienti sono semplici operazioni manuali come piegare, tagliare, bucare, stropicciare, ricalcare, cancellare, utilizzando materiali apparentemente banali come carta, cartone, poster, manifesti, stoffa, pongo. La carta, nei suoi utilizzi sempre più articolati rimane comunque il leit motiv dei suoi lavori.
La sua prima personale è del 1986 presso lo studio di Corrado Levi a Milano: una sperimentazione di materiali diversi, quali semplici sacchetti di plastica tagliati come "alghe", materiali cartacei per la costruzione di una serie di sculture dette "turbine"; partecipa quindi a diverse mostre collettive anche in Europa.
Nel 1996 vince il primo premio alla XII Quadriennale di Roma. Nel 1997 è presente, oltre che alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e al Palazzo delle Esposizioni di Roma, anche a Milano, Torino e Prato e ancora all'estero, a Ginevra, a Kiev e Salisburgo ed alla IX Triennale in India.
Fin dal '95 i suoi lavori sono caratterizzati da opere di grandi dimensioni e di interazione con lo spazio urbano, come "I murazzi dalla cima" e "Corte di Dei" a Torino, fino al "Tappeto" attualmente al Castello di Rivoli.
Nel 1999 presenta le sue opere all'Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles e a Londra e partecipa alla XXIII Biennale di Arti Grafiche a Lubiana, spostando quindi il suo interesse verso il disegno.
Nel 2000/2001 partecipa a "Migrazioni" al nuovo Centro per le Arti Contemporanee di Roma, nello stesso periodo viene allestita una sua mostra personale per i bambini presso il Castello di Rivoli a Torino e viene invitato alla Galleria Nature Morte di Nuova Delhi.

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