Delaunay Sonia

Sonia Terk Delaunay nasce a Odessa nel 1885 da famiglia russa. Studia disegno a Karlsruhe e si appassiona all'Impressionismo che conosce attraverso le opere di Meier Graefe. Nel 1905 si trasferisce a Parigi e studia all'Académie de la Palette, dove incontra Ozenfant, Segonzac, Boussingault. Nel 1907 inizia a dipingere opere figurative dai colori intensi, in cui è evidente l'influenza di Van Gogh, Gauguin, e di Fauves. Nel 1908 espone alla Galerie Nòtre-Dame-des-Champs, ne sposa in seguito il proprietario, il critico d'arte tedesco Wilhelm Uhde e da lui viene introdotta nell'ambiente artistico parigino dove conosce tra gli altri Picasso, Braque, Vlaminck. Nel 1910 sposa in seconde nozze il pittore Robert Delaunay e con lui si stabilisce a Parigi. Nel 1912 dipinge le prime opere astratte, realizza i primi collage, rilegature di libri e velette per cappelli. Nel 1913 crea i primi abiti simultanei oltre alle illustrazioni di alcuni libri, studi per manifesti e costumi teatrali per il balletto. Allo scoppio della prima guerra mondiale i Delaunay si trasferiscono in Spagna.
Tra il 1917-18 incontra Diaghilev che la lancia nel mondo della moda; nello stesso periodo disegna i costumi per il balletto Cleopàtre; inizia a frequentare Stravinskij, De Falla, Perret e Le Corbusier e si lega al dadaismo di Zurigo attraverso Tristan Tzara.
Dopo la morte del marito Robert Delaunay avvenuta nel 1941, Sonia intensifica la sua attività d'artista nei diversi settori della moda e della pittura, realizzando quadri, illustrazioni, costumi, arazzi, pubblicando ed esponendo a livello internazionale. Nel 1975 riceve la Legion D'Onore e disegna un manifesto per l'UNESCO in occasione dell'Anno Internazionale della donna. Nel 1976 il Centre G. Pompidou organizza una mostra itinerante delle sue opere.
L'originalità e la varietà delle sue creazioni affondano le radici in quel crogiolo di luoghi, culture e personaggi che segnano le varie tappe della sua esistenza
La sua pittura s'ispira al movimento del corpo che danzando si fa cerchio, quadrato, rettangolo; lo trasfigura nella luce e nel colore; ne trascrive la dinamica coreografia. è il segreto, come rivelerà lei stessa, del suo rutilante repertorio di forme e cromie: "Ho studiato l'espressione della danza attraverso i contrasti e i movimenti dei colori, tramite la loro interazione. Imprimere quanto più moto ai colori mediante la loro azione reciproca. Penso che la sonorità e il movimento visivo dei colori siano un dominio vergine dal punto di vista plastico".
Muore a Parigi il 5 dicembre del 1979.

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