Pellizzola Marco

Nato a Cento ( Fe) nel 1953, Marco Pellizzola compie studi artistici a Bologna, diplomandosi all'Accademia di Belle Arti nel 1984. Dal 1974 al 1982, lavora nello studio bolognese del celebre pittore e cartellonista pubblicitario Sepo (Severo Pozzati), con il quale ha approfondito la propria formazione culturale e tecnica e nello stesso periodo inizia un'intensa attività artistica, che lo porta ad esporre in numerose mostre personali e collettive in Europa e nella quali è tuttora impegnato.
Dal 1987 inizia la sua attività come docente, presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, l'Accademia Albertina di Torino e l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Il suo lavoro si è caratterizzato per un'intensa attività di ricerca, dapprima in ambito prevalentemente segnico e pittorico, poi sviluppando una particolare attenzione per il disegno, inteso sia come elemento installativo che come forma espressiva autonoma.
Affascinato dall'approccio con il reale, l'artista parte dalla registrazione del visibile e delle persistenze visive della memoria, per approdare ad immagini di forte carattere evocativo e simbolico, lavorando su diversi cicli tematici: dalle scene di guerra alle periferie urbane, dalle archeologie industriali alle ferrovie, fino alla lunga serie di disegni ed installazioni ispirati all'idea delle vedute di viaggio e del rapporto con la natura, intesi come esperienza estetica ed interiore.
A quest'ultima poetica si legano le insolite installazioni con le "tende"- strutture mobili ispirate alle tende da campo militari, che di volta in volta vengono spostate nelle diverse sedi espositive, per creare una sorta di spazio autonomo e circoscritto all'interno del quale ospitare e mostrare i disegni. L'interesse per l'esperienza visiva lo spinge a cercare sempre nuovi soggetti ed ambiti di attenzione, sia attraverso frequenti viaggi in Italia ed all'estero, sia nell'esplorare la dimensione del quotidiano con lo sguardo attento del viaggiatore.
Collabora con poeti e scrittori in edizioni d'arte, e cura mostre e iniziative artistiche e culturali presso spazi pubblici e privati. Negli ultimi anni si interessa anche di progettazione di elementi di arredo urbano e realizzazione di parchi d'artista.
Tra il 2000 e il 2006 nella città di Cento, realizza il Giardino del Gigante, un'area di oltre 18.000 metri di estensione, nato dalla fantasia di una bambina, che rappresenta un esempio concreto di come sia possibile riqualificare un'anonima area urbana decentrata trasformandola in un luogo fantastico dove l'arte e l'ambiente si integrano perfettamente.

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