Pompili Graziano

Graziano Pompili è nato a Fiume nel 1943.
Nel 1946 la sua famiglia si trasferisce a Faenza, dove Graziano frequenta l'Istituto d'arte cittadino imparando a lavorare la terracotta e la ceramica. In seguito si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bologna per studiare scultura e incisione. A partire dal 1970 soggiorna per lunghi periodi a Carrara dove si dedica alla lavorazione del marmo e, nelle fonderie di Pietrasanta, alla fusione in bronzo.
Gli anni '60 e '70 sono per il giovane Pompili anni di ricerca e di studio, in cui l'amore per la scultura astratta contemporanea di Brancusi, Arp e Moore, riflette quella concezione classico-moderna della scultura che le opere in marmo antropomorfe e naturalistiche di quegli anni, testimoniano. Alla fine degli anni '70 torna a rappresentare soggetti figurativi, prediligendo l'uso della terracotta; riscopre la sua passione per l'archeologia e per le forme della scultura classica che diverranno protagoniste assolute delle sue opere fino al 1987.
I suoi "frammenti" e "reperti", ricuciti con vistose suture, riportano alla luce forme universali, memorie sepolte.
Lentamente la loro forma levigata, preziosa, archeologica cede il passo ad una materia più grezza, più viva.
Nascono i monoliti, i totem, le torri, forme naturali uscite dalla terra. Pompili riflette sul paesaggio, sull'uomo, sulle strutture fisiche essenziali in cui si articola la vita, con "un fare semplice", riduttivo che riconduce all'idea, all'archetipo di abitazione, di figura, di montagna. I "paesaggi" scolpiti negli anni '90 rappresentano spesso la casa come un'architettura nitida, primitiva con due spioventi e quattro muri.
Le case di Pompili, rese come forme naturali sbocciate dalla terra sono il segno della presenza dell'uomo che si pone in armonia con la natura. Nell'opera esposta, la pianura intorno alla casa ospita realmente l'elemento naturale, l'erba, che con il suo ondeggiare e crescere dilata l'immagine nel tempo e nello spazio della coscienza.
Attualmente vive e lavora a Montecchio Emilia, nel suo studio, e a Carrara presso lo studio S.G.F. di Torano.

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